IGIENE ORALE IN GRAVIDANZA. SALVAGUARDARE LA SALUTE DELLA MADRE E DEL NASCITURO

La gravidanza comporta una serie di modificazioni a livello sistemico, dalle nausee e gli sbalzi di tensione, provocate dai cambiamenti endocrini, al riassetto della componente ematochimica e della funzione cardiovascolare, per non parlare dell’ovvio e manifesto cambiamento dell’aspetto fisico.

Ogni donna in gravidanza è solita rivolgersi al proprio ginecologo di fiducia e al medico di medicina generale i quali dispensano sagge raccomandazioni circa il nuovo stile di vita da adottare per gestire al meglio la gravidanza, suggeriscono quali cibi assumere e quali eliminare, il tipo e la quantità di attività fisica da fare, quali integratori assumere e quali medicinali evitare. Naturalmente, poi, indirizzano la gestante verso i più appropriati controlli e visite specialistiche da effettuare periodicamente.

 

E il dentista? Noto di frequente che le donne in dolce attesa sono impreparate, e ahimè lo sono anche ginecologi e medici di medicina generale, sull’importanza dei controlli odontoiatrici durante il periodo della gravidanza, anzi mi spingo oltre e credo che proprio durante la gravidanza la visita odontoiatrica sia un momento imprescindibile a garanzia della salute sia della futura mamma, ma anche e soprattutto del nascituro.

Quando pronuncio queste parole, le pazienti mi guardano un po’ perplesse e spiazzate. Nella loro testa frulla un pensiero: “ma cosa c’entrano i miei denti con la salute del mio bambino? Lui/lei sta dentro la pancia e quando nascerà non avrà ancora neppure i denti”

Mi piace ribadire che il cavo orale è un ambiente maledetto, una terra di confine tra ciò che sta fuori e ciò che sta dentro il nostro organismo. Il nostro corpo all’esterno è ricoperto da una robusta “corazza” che è la cute e che ci protegge dagli agenti esterni (pensiamo a quando abbiamo una ferita e a tutte le precauzioni che adottiamo affinché non si infetti). E in bocca? Il cavo orale è ricoperto da mucosa che offre sicuramente una protezione ma è molto più permeabile, delicata e suscettibile rispetto alla cute; per fortuna nel cavo orale abbiamo anche tutta una serie di sostanze e un controllo omeostatico che ne garantisce l’integrità e la salute. Tuttavia la gravidanza, come abbiamo già visto, comporta una modificazione di molti equilibri, compreso quello del cavo orale.

Gli elevati livelli di estrogeni causano delle modifiche della mucosa orale: aumenta la vascolarizzazione, aumenta il processo di desquamazione cellulare e si verifica un ispessimento soprattutto delle gengive. I normali processi difensivi contro la placca batterica, il tartaro o ad altri fattori irritanti, sono alterati e aumenta il rischio di comparsa di sanguinamento gengivale, edema, parodontopatia, gengivite ed epulidi gravidiche. Inoltre le modifiche nella composizione e nella quantità di saliva, il vomito e il reflusso gastroesofageo, determinano una riduzione del pH, e quindi una maggior suscettibilità ai processi cariosi.

 

Negli ultimi decenni diversi studi hanno messo in evidenza la possibile correlazione tra infezioni gengivali/parodontali e parto prematuro, ritardo di crescita del feto, aborto spontaneo.

Alla nascita il cavo orale del bambino è sterile, sterilità che purtroppo viene persa nel momento in cui il piccolo mette le mani in bocca, tocca il seno materno o comunque tutto ciò che non è sterile. Tuttavia la maggior parte dei batteri che immette in bocca e che lo accompagneranno per tutta la vita non causano alcuna patologia. Se invece la sua bocca viene colonizzata da batteri “cattivi”, allora potrebbe incorrere in patologie anche serie e debilitanti, da parodontiti aggressive e gengiviti ulceranti, a gravi processi cariosi.

Fin dai primi giorni di vita è bene prendersi cura dell’igiene del cavo orale del nascituro. Si, anche se non ha i denti!! Il modo più semplice è quello di avvolgere il dito in una garza sterile bagnata in soluzione fisiologica e passarla sulle gengive e nei recessi delle mucose geniene (le guance), sotto la lingua, sulla lingua e sul palato del bambino, questo eliminerà i residui di latte dalle mucose e abituerà il bambino all’intervento materno per le manovre di igiene orale.

La fonte più probabile di infezione è la bocca della madre. Se la madre ha problemi gengivali, parodontite, placca e tartaro diffusi ricchi di prodotti sulfurei prodotti dai batteri e responsabili dell’alitosi, con un’altissima probabilità questa madre trasmetterà le medesime problematiche al nascituro.

 

L’igiene orale pre, peri e post natale è fondamentale per la salvaguardia della salute della madre e soprattutto del nascituro.

La prevenzione, ricordo ancora, è fondamentale. Una manovra semplice come l’ablazione del tartaro previene complicazioni anche molto spiacevoli. Infine, voglio far presente che trascurare un piccolo problema gengivale o sostenere una cattiva igiene orale, può poi rendere necessario un trattamento odontoiatrico più complesso e invasivo che talora può essere controindicato in stato di gravidanza. Il trattamento odontoiatrico infatti può aumentare il rischio di aborto nel primo trimestre o parto prematuro nei mesi successivi di gravidanza. Il rischio aumenta qualora la gravidanza stessa fosse classificata come a rischio. Lo stress, l’ansia da dolore, i farmaci utilizzati possono rappresentare una minaccia per il feto.

Mai come in gravidanza il vecchio saggio …..prevenire è meglio che curare fu più che azzeccato. Il mio invito a tutte le donne che intendono intraprendere una gravidanza o che già lo sono, è quello di fare una visita di controllo presso il proprio dentista di fiducia e di dedicare particolare attenzione all’igiene orale domiciliare.

 

Dr. Andrea Isaia

 

Bibliografia

http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=1953

 

https://www.andi.it/files/2011/12/Q2.pdf

 

Lindhe; Parodontologia clinica e implantologia orale; Edi Ermes, 2016, Milano