Avere i “denti dritti” è oggi una delle richieste più frequenti dei pazienti che si rivolgono al proprio dentista. In un’epoca segnata dalla presenza dei social e sui social, dall’importanza dell’estetica, dell’immagine che si da di sé nelle relazioni sociali e nell’abito lavorativo, l’avere un bel sorriso è sicuramente un valore aggiunto, una marcia in più. Ma è sbagliato porre tanto interesse e investire sulla bellezza del proprio sorriso? Assolutamente no! Nella maggioranza dei casi un bel sorriso, la cosiddetta dentatura perfetta è anche sinonimo di salute orale e non solo. E ciò che funziona bene spesso è anche bello da vedere. In altre parole, avere i “denti dritti” non è solo questione di estetica, ma anche e soprattutto una questione di salute orale ed equilibrio sistemico.
Cosa è l’ortodonzia?
È la branca dell’odontoiatria che studia la funzionalità masticatoria e quindi la disposizione dei denti e i rapporti tra mascella e mandibola. Studia e mira alla risoluzione degli squilibri a carico dell’occlusione dentale e della morfologia dei mascellari. Il fine ultimo è avere un apparato dento scheletrico armonico sia nei singoli elementi sia nella totalità delle sue strutture.
L’ortodonzia presuppone un costante controllo dei casi esaminati e una corretta educazione igienica e comportamentale fin dai primi anni di vita.
Il primo obiettivo è l’educazione e la prevenzione senza la quale non esiste prevenzione ortodontica. Il dentista educherà i genitori che poi trasmetteranno le conoscenze ai figli circa i principi di corretta igiene orale e sulle abitudini comportamentali da adottare o evitare per non incorrere in alterazioni della struttura dentale.
L’ortodonzia riguarda solo i bambini?
No, l’ortodonzia o meglio la correzione dei difetti di posizione dei denti può essere effettuata a qualsiasi età salvo la presenza di alcune controindicazioni.
Per quanto riguarda i bambini, la prima visita odontoiatrica va effettuata al terzo anno di vita quando tutti i denti decidui sono erotti. A questa età si possono notare già i piccoli difetti di posizione che non sono ancora definitivi in quanto sia la dentizione che la formazione delle ossa dei mascellari è ancora in atto, e sono quindi facili da correggere anche con la sola educazione comportamentale: evitare o limitare la suzione del dito o del ciuccio; assicurarsi che il bambino respiri correttamente dal naso; verificare che il bambino non stia con la lingua in posizione infradentale.
Dai tre anni in su si sorveglia il bambino assicurandosi che non vi siano interferenze nei maccanismi di crescita e nella salute orale e sistemica.
La prevenzione ortodontica non riguarda solo i denti ma interessa tutta la porzione inferiore del viso. Gli interventi ortodontici possono risolvere anche problemi relativi alla respirazione e la fonazione; problemi parodontali, elementi dentali corretti più difficilmente hanno problematiche parodontali; di natura estetica, tenendo conto che un apparato funzionale è sempre gradevole esteticamente.
Nel bambino le malocclusioni possono essere intercettate nei momenti di maggiore sviluppo e risolti con degli apparecchi funzionali e ortopedici che correggono le parafunzioni e ripristinano la giusta morfologia dento scheletrica.
Come detto l’ortodonzia non è solo una prerogativa dell’età infantile. Sono sempre di più gli adulti che decidono di dire basta agli inestetismi che spesso provocano disagio e influiscono non poco sulla sfera psicosociale. Nell’adulto, dato che le strutture scheletriche sono ormai formate si può sempre intervenire ma si andrà a modificare solo la posizione dei denti tramite un apparecchio ortodontico e un’adeguata contenzione. Sarà l’odontoiatria, una volta studiato il caso, a individuare la terapia più adatta e i tempi del trattamento.